venerdì 22 gennaio 2010

Romolo contro le suore

Che non è un vecchio film della serie di Maciste...

Chi mi conosce sa che sono un inveterato pratarolo (abitante del quartiere Prati a Roma) amante del proprio quartiere e delle sue tradizioni.

Ora, è da qualche tempo in atto una battaglia cruenta per la storica (è il all'angolo dei bastioni di Michelangelo dal 1929!) trattoria Romolo alla Mole Adriana: in pratica la Lumsa - università cattolica - ha rilevato dal Vaticano il complesso immobiliare ove c'è Romolo (ma anche la Caserma dei Carabinieri, la storica Fortitudo - associazioni sportiva tra le più antiche di Roma) per fare uffici e cose... insomma per allargarsi.
Già lo fece a suo tempo con l'ex cinema (anche porno, un tempo) diventato aula magna: ora, la Lumsa se "magna" anche Romolo..
Non ostante un buon gruppo su facebook (iscrivetevi! "No allo sfratto di Romolo alla Mole Adriana!") e una vera sommossa popolare quanto civile, la battaglia sembra messa male: le suorine della Lumsa sparano sol cannone, e il Comune di Roma, insieme all'inneffabile Presidente del Municipio XVII De Giusti, da un lato dice di tutelare le botteghe storiche (qual'è Romolo), dall'altro non fa nulla per proteggerle.
I Carabinieri sono già stati sfrattati e ammassati in altra palazzina dietro Piazza Cavour, lasciando tra l'altro incustoidita l'area del Vaticano (ehh ma noi curiamo la sicurezza, noi si che la curiamo...). La Fortitudo si è volatilizzata. Resiste Romolo allo Tsunami, ma per quanto?
Romolo non è Vissani nè Marchesi, ma ha una storia quasi centenaria e una dignità che debbono essere preservate e tutelate. Rappresenta quella trattoria romana dove mangi bene e onestamente spendendo una cifra realmente abbordabile. Cancellarla per piegare il capo ai potenti è veramente ridicolo, senza considerare che si mandano per strada le famiglie che lì lavorano da generazioni.

Possiamo fare qualcosa?

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