giovedì 17 giugno 2010

Quando tira lo Scirocco, arriva il gelato...

E' da circa due anni che, notoriamente, sono a lutto per quanto riguarda il gelato, ovvero dalla chiusura di Pellacchia / Pignotti, storica ed insuperata gelateria della Capitale.
Da quella chiusura ho provato, lo confesso, tronfio del mio essere spaccaballe, varie cose fredde, ma solo raramente ho trovato i sapori che amavo: la cremosità delle creme, la freschezza della frutta, la genuinità dei sapori.
Si, dirà qualcuno, ma a Roma tu hai Torcè, il Settimo Gelo, Cristalli di Zucchero, VIce a Gregorio VII e Manassei ai Gracchi! Lo ammetto, allora, qualche gusto mi ha convinto dei signori citati, ma son sempre rimasto insoddisfatto da qualcosa, forse anche dal solo ricordo del gelato che amavo.
Tanto detto, un pò da vecchio rimbambito, qui dico che ho scoperto, molto fuori zona, una perla. Una piccola gelateria nell'estrema periferia di Bologna, dal meridionale nome di Cremeria Scirocco, tanto nascosta quanto interessante.


L'interno della Cremeria Scirocco



Si, è lontana anche per i bolognesi, ubicata com'è sotto un quasi portico in Via Barelli, in zona Roveri, una zona industriale verso San Lazzaro: ma merita il viaggio se amate il gelato.
Il titolare, Andrea Bandiera, è un simpatico mattacchione che ha lasciato da circa 6 anni il suo lavoro da informatico per dedicarsi al gelato. E lo fa seguendo una sua linea antica senza essere talebana, ovvero usando materie prime di qualità, niente polverine (le uova sono uova!) e avendo un bel banco coi pozzetti per la salamoia come quelli di una volta.



Andrea dietro al suo bancone delle meraviglie



Io ho provato, da ultimo, la zabaione Scirocco (lo zabaione arricchito con una torta inserita dentro... perfetto e inspiegabile a parole!), il cioccolato e il caffè (con Andrea che mi dice: "è semplice, se cambio gusto di caffè cambia anche il mio gelato!"; vallo a dire a chi usa le paste già pronte...!). Ma tanti sono i gusti, dalla crema al limone ai frutti tropicali, con passaggi anche nel gelato salato e soprattutto nelle granite siciliane, realizzate veramente come Dio e tradizione comandano (ci sono anche le briosce per gustarle!).
Poi torte e sorbetti alcolici, ghiaccioli e quant'altro, tutto buono e tutto - lo ricorda Andrea con orgoglio - senza grassi idrogenati: e la differenza la senti, perchè il gelato è digeribilissimo e non lascia in bocca quella granulosità che io tanto odio e che sempre più spesso si trova in giro, anche nelle gelaterie di moda...
Io poi mi sono innamorato della mandorla: vere mandorle, vero gelato, ne senti i sapori delle diverse tipologie...
Concludo con egoismo che vorrei avere la Cremeria Scirocco più a portata di mano. Lo spero, e per ora mi titillo con l'attesa della prossima mia degustazione in loco...!

3 commenti:

  1. "tronfio del mio essere spaccaballe"

    non oso darti torto, lo ammetto!!!
    :-)
    ;-)

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  2. grazie! sapevo che sarebbe stata la cosa più apprezzata del post... :)

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  3. Ne ho parlato qui: http://www.tastebologna.net/1/post/2013/08/my-top-five-ice-creams-in-town.html
    per me tra le tre migliori della città

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